Forno a gas da incasso: guida completa 2025
Il forno a gas da incasso è una soluzione classica e ancora molto apprezzata per chi ama la cottura tradizionale.
Funziona con gas metano o GPL, offre cotture più umide rispetto a quelle elettriche, è economico nei consumi e facile da installare — purché l’operazione sia eseguita da un tecnico abilitato DM 37/08.
Richiede una manutenzione periodica minima e garantisce prestazioni costanti negli anni, soprattutto nei modelli di produzione italiana come Lofra o Silverline, costruttivamente più robusti dei modelli base proposti da catene come IKEA.
Cos’è e come funziona un forno a gas da incasso
Un forno a gas da incasso è un elettrodomestico progettato per essere integrato nei mobili cucina, alimentato da una fonte di gas.
Il principio di funzionamento è semplice:
Il bruciatore distribuisce il gas all’interno della camera di cottura.
L’accensione elettrica o piezoelettrica innesca la fiamma.
Il termostato regola la temperatura interna.
Una termocoppia di sicurezza interrompe il flusso in caso di spegnimento accidentale della fiamma.
Questo sistema consente una cottura più naturale e umida, ideale per pane, pizza e arrosti, in cui la fiamma viva crea una distribuzione del calore più “artigianale” rispetto ai modelli elettrici ventilati.
Con quali tipi di gas funziona
La maggior parte dei forni a gas da incasso può funzionare con:
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Gas Metano (CH₄) – collegato alla rete urbana.
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Gas GPL (propano o butano) – tramite bombole o serbatoio.
Molti modelli sono convertibili grazie a un kit di ugelli/iniettori che adatta la portata del gas e la pressione di esercizio.
👉 La conversione va eseguita solo da un tecnico certificato, per garantire sicurezza e prestazioni ottimali.
Chi installa il forno a gas e quali norme seguire
L’installazione non può essere fai-da-te.
In Italia deve essere eseguita da una ditta abilitata secondo il D.M. 37/08, rispettando la norma UNI 7129 che disciplina gli impianti a gas per uso domestico.
Passaggi fondamentali:
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Verifica del locale cucina: aerazione e ventilazione adeguate.
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Controllo dell’impianto gas e del tubo di collegamento (inox o flessibile certificato).
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Montaggio del forno in nicchia con spazio di ventilazione.
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Prova di tenuta e regolazione fiamma.
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Rilascio della Dichiarazione di Conformità (Di.Co.), obbligatoria per legge.
📜 Senza la Di.Co. l’impianto non è considerato a norma, e il produttore può rifiutare la garanzia.
Vantaggi del forno a gas
Sebbene oggi i modelli elettrici siano più diffusi, il gas mantiene vantaggi significativi:

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Pulizia e manutenzione ordinaria
Un forno a gas ben mantenuto dura decenni.
Ecco cosa fare:
Dopo ogni cottura
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Pulire la camera interna con un panno umido e detergente neutro.
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Lavare griglie e leccarde con acqua calda e sgrassante.
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Asciugare bene le superfici per evitare corrosioni.
Ogni 2–4 settimane
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Pulizia profonda: bruciatore, iniettori, pareti interne e vetro porta.
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Controllo visivo delle guarnizioni.
Ogni anno (da tecnico abilitato)
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Verifica della combustione e della tenuta raccordi.
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Controllo di termocoppia, accenditore e fiamma pilota.
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Sostituzione componenti usurate.
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Componenti da sostituire periodicamente

Differenze costruttive: marchi italiani vs IKEA
La qualità costruttiva di un forno a gas può variare molto.
Ecco il confronto tra i marchi italiani specializzati e i modelli IKEA:
🔸 Lofra e Silverline
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Produzione focalizzata su apparecchi di cottura a gas.
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Struttura in acciaio pesante, camera smaltata ad alta resistenza.
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Ugelli intercambiabili metano/GPL di serie.
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Assistenza tecnica diretta e ricambi facilmente reperibili.
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Design e materiali pensati per durare decenni.
🔹 IKEA
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Linea focalizzata su forni elettrici da incasso, compatibili con i mobili.
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Struttura più leggera, progettata per la grande distribuzione, con attenzione all'usabilità integrata.
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Ottimi per chi cerca funzionalità e integrazione, meno per chi preferisce la cottura a gas tradizionale.
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Prezzo competitivo, ma assistenza standardizzata e meno ricambi specifici.
👉 In sintesi:
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Se cerchi performance, solidità e cottura tradizionale, orientati su marchi italiani come Lofra o linee Silverline dedicate.
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Se punti a integrazione e semplicità, i forni elettrici IKEA sono una scelta funzionale ma non equivalgono, per costruzione e resa, ai modelli a gas di fascia media/alta.
Checklist per l’installazione
Scegli il forno compatibile con gas metano o GPL.
Verifica che la nicchia abbia ventilazione posteriore.
Assicurati che l’impianto gas sia certificato UNI 7129.
Affidati a un tecnico abilitato DM 37/08.
Richiedi sempre la Dichiarazione di Conformità.
Esegui un controllo annuale per sicurezza e rendimento.
❓ FAQ – Domande frequenti
1. Posso installare da solo un forno a gas?
No. In Italia è obbligatorio l’intervento di un installatore abilitato ai sensi del D.M. 37/08, che deve rilasciare la Dichiarazione di Conformità.
2. Il forno a gas consuma meno di quello elettrico?
Sì, a parità di uso un forno a gas consuma meno energia e i costi di gestione risultano inferiori, specialmente se si utilizza gas metano.
3. Serve una canna fumaria?
No, ma la ventilazione del locale deve rispettare i requisiti della UNI 7129 per garantire sicurezza e ricambio d’aria.
4. Posso usare lo stesso forno con GPL e metano?
Sì, se il modello è convertibile e si montano i kit ugelli appropriati.
L’operazione deve essere eseguita da un tecnico qualificato.
5. Ogni quanto va pulito?
Dopo ogni uso una pulizia leggera; una volta al mese una pulizia profonda; una volta l’anno controllo tecnico completo.
6. Qual è la differenza tra un forno Lofra e uno IKEA?
Lofra costruisce forni a gas di fascia medio-alta, con componentistica metallica e durabilità da uso intensivo.
IKEA offre forni elettrici integrati ai propri mobili, pratici e convenienti ma non pensati per la cottura a gas.